SERVIZI

Zorzi Geom. Mario Srl realizza impianti integrati ad alta tecnologia, ci occupiamo dell’intera messa in opera, dalla progettazione tecnica ai materiali, fino al completo compimento dell’impianto. Garantiamo una realizzazione precisa e con tempistiche regolari, ottimizziamo tempi e qualità degli impianti realizzati.

Con impianto di aspirazione  polveri si intende un’apparecchiatura o un impianto  composto da condotti e alimentato da uno o più ventilatori che aspirano polveri o altri elementi, in modo da poter garantire un efficace purificazione dell’aria. Negli impianti di abbattimento polveri la scelta del filtro è vincolata alla tipologia delle polveri, dei fumi e delle sostanze aspirate (ad esempio aspirazione polveriaspirazioni polveri nei settori delle falegnamerie, calzaturiero, materie plastiche, siderurgico, fonderie, acciaierie) ed ai limiti di emissioni stabiliti dalla legge (riferimenti dls 152/2006 e dls 4/2008).impianto di aspirazione  polveri si intende un’apparecchiatura o un impianto  composto da condotti e alimentato da uno o più ventilatori che aspirano polveri o altri elementi, in modo da poter garantire un efficace purificazione dell’aria. Negli impianti di abbattimento polveri la scelta del filtro è vincolata alla tipologia delle polveri, dei fumi e delle sostanze aspirate (ad esempio aspirazione polveriaspirazioni polveri nei settori delle falegnamerie, calzaturiero, materie plastiche, siderurgico, fonderie, acciaierie) ed ai limiti di emissioni stabiliti dalla legge (riferimenti dls 152/2006 e dls 4/2008).

Gli impianti gas medicali e vuoto vengono impiegati nel settore della sanità per la distribuzione centralizzata e la relativa somministrazione di medicinali (GAS MEDICALI), per l’estrazione di liquidi corporei (VUOTO), come gas attuatori per strumenti chirurgici pneumatici (ARIA -AZOTO).

 

Gli impianti di evacuazione gas anestetici vengono impiegati nel settore della sanità per estrazione centralizzata dei gas narcotici e anestetici (AGSS – SDEGA).

Gli impianti gas medicali, vuoto e sdega sono dispositivi progettati per supportare parametri vitali e utilizzati per la cura umana, rientrano, come caratteristiche nella direttiva 93-42 CEE (classe Classe IIb/IIa).

I gas utilizzati negli impianti gas medicali compressi sono ossigenoprotossido d’azotoazotoanidride carbonicaaria medicinaleariastrumentale elio.

Hanno utilizzi e campi d’applicazione e di cura, diversificati in base alle proprietà specifiche dei gas.

 

ZGM realizza impianti gas medicinali per le seguenti destinazione d’uso:

-Strutture Ospedaliere /Cliniche

-Case di Cura e Case di Riposo (Rsa)
-Studi Dentistici
-Day Hospital/Day Surgery

-Cliniche Veterinarie

Offriamo un servizio di assistenza e manutenzione impianti refrigeranti  garantendo interventi e risolvendo problemi di malfunzionamento delle singole apparecchiature.

Ci occupiamo del montaggio, della riparazione, dell’assistenza e della manutenzione degli impianti di refrigerazione e raffreddamento.

ZGM si è specializzata nella realizzazione di impianti all’interno delle strutture sanitarie, per le quali sono richieste specifiche competenze.

Spazi e ambienti sono caratterizzati da una continua evoluzione, legata allo sviluppo della tecnologia medica, ai cambiamenti delle destinazioni d’uso e di conseguenza delle dotazioni impiantistiche principali ed accessorie. Inoltre, essendo strutture in continua attività, diventano fondamentali l’organizzazione e la modalità di esecuzione degli interventi sugli impianti.

ZGM ha sviluppato competenze specifiche sia nella fase di progettazione degli impianti, già pensati in ottica manutentiva, che nella successiva realizzazione.

L’installazione e l’impiego di sistemi di gestione e monitoraggio dei parametri indicativi per la conduzione e manutenzione completano l’offerta fornita alla clientela.

Progettazione e installazione di impianti di distribuzione gas per utenze civili e industriali. Prove di tenuta e certificazione impianti esistenti.

Impianti di distribuzione e trasformazione vapore ad uso industriale.
-sistema di tubazioni di distribuzione vapore, adduzione e recupero condensa in acciaio inox, specifico valvolame e accessori di regolazione in funzione delle pressioni di esercizio dell’impianto, il tutto completo di isolamento termico secondo le normative vigenti;
– scambiatori di calore a fascio tubiero in acciaio inossidabile per la produzione istantanea di acqua calda per usi industriali;
– sistemi di controllo temperatura e sicurezza a regola d’arte;
– sistemi di recupero energetico dai fumi di combustione per il pre-riscaldo della condensa in ingresso ai generatori, aumentando la resa energetica dell’intero impianto.

Le stazioni di sollevamento vengono utilizzate per convogliare acque reflue verso recapiti finali che si trovano ad altezze più elevate e ad una certa distanza dai punti di scarico.
Possono inoltre essere impiegate per regolare le portate in ingresso agli impianti di depurazione, garantendo un afflusso costante laddove sia richiesto.
Il sollevamento delle acque reflue, che possono essere nere grigliate, nere grezze o usate in genere, nonché piovane o di dilavamento di superfici pavimentate, viene effettuato tramite elettropompe inserite, singolarmente o accoppiate, in bacini delle opportune dimensioni, con installazione mobile e col corredo di tutta la raccorderia necessaria.
Il loro funzionamento è regolato da interruttori a sensore di livello e/o quadri elettrici di comando, a seconda dei modelli.
Questi manufatti possono essere abbinati agli impianti di depurazione in modo diverso, in base alle specifiche esigenze progettuali.

La realizzazione degli impianti di condizionamento anche e soprattutto per conto di Privati ci ha portato negli anni ad avere un’esperienza tale da permetterci di realizzare, nella maniera meno invasiva possibile, nuovi impianti nel rispetto delle norme vigenti e dei regolamenti condominiali.

A seguito di un sopralluogo il ns. Ufficio Tecnico sarà in grado di proporre la soluzione più comoda ed efficiente rispettando le necessità, sia che si tratti di un mono-split in appartamento sia di un potente chiller ad acqua di falda al servizio di un intero palazzo.
ZGM offre una manutenzione sui generatori, sui terminali ambiente già installati e sui filtri, intervenendo prontamente in caso di problemi o blocchi.

Vengono effettuate anche:

  • azioni di manutenzione preventiva
  • controlli scadenzati
  • pratiche necessarie, come la dichiarazione F-gas, comunicazione annuale contenente informazioni riguardanti la quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati per le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento, pompe di calore ed impianti fissi antincendio con una carica di refrigerante pari o superiore ai 3 kg.

La struttura preposta del ns. Ufficio Tecnico gestisce la manutenzione ordinaria periodica programmata di impianti funzionanti a energia elettrica.
I nostri tecnici sono a tua disposizione per valutare la fattibilità degli interventi, per fornirti consulenza e tutte le informazioni di cui hai bisogno e per fissare un sopralluogo gratuito.

Il nostro Ufficio Tecnico progetta e realizza impianti e sistemi antincendio con particolare attenzione alle normative dei Vigili del Fuoco, occupandosi anche della richiesta dei necessari permessi.

L’Ufficio Tecnico gestisce la manutenzione ordinaria programmata di circa 200 impianti antincendio di vario tipo.

Dispositivi per l’estinzione antincendio

I dispositivi per l’estinzione antincendio possono essere di tipo automatico o manuale. Tra i dispositivi automatici vi sono gli impianti fissi di estinzione a pioggia detti a sprinkler (spruzzatori in inglese).

Impianti a sprinkler

L’impianto a sprinkler è composto da:

  1. alimentazione e reintegro di acqua o altra sostanza estinguente;
  2. collettore che collega l’alimentazione all’impianto;
  3. stazione di controllo con relative apparecchiature di allarme;
  4. rete di distribuzione;
  5. erogatori distribuiti sull’area protetta;
  6. apparecchiature di localizzazione della zona di incendio e di controllo collegate ad un quadro di controllo.

Gli impianti sprinkler possono essere a umido, a secco, alternativi, a preallarme.

Impianti a umido

Gli impianti a umido sono i più comuni. Il termine “a umido” sta ad indicare che le tubazioni sono riempite con acqua in pressione. Gli erogatori sprinkler, sensibili alla temperatura, sono installati secondo precisi criteri tecnici e normativi (UNI) ed in fase operativa consentono il controllo dell’incendio su tutte le aree protette con l’immediata fuoriuscita di acqua sotto forma di spruzzo, erogata dall’alimentazione idrica fino a quando sarà chiusa la valvola dalla stazione di controllo. L’impianto a umido può essere installato in tutte le destinazioni d’uso non soggette a rischio di gelo. Negli impianti a secco le tubazioni sono riempite con aria compressa o azoto. Un’apposita valvola di controllo (valvola a secco), posizionata in un’area riscaldata, impedisce l’ingresso dell’acqua fino a quando l’innalzamento della temperatura generato dall’incendio provoca l’apertura degli sprinkler. Con l’apertura degli erogatori l’aria fuoriesce e la valvola a secco si apre. Solo in quel momento l’acqua entra nelle tubazioni e viene erogata tramite gli sprinkler sulle aree da proteggere.

Impianti a secco

L’impianto a secco è utilizzato in ambienti non riscaldati e quindi soggetti all’azione del gelo. Gli impianti alternativi, utilizzati quando il rischio di gelo è limitato ad un periodo dell’anno, funzionano a umido nella stagione calda e a secco nella stagione fredda. Gli impianti a preallarme sono costituiti dalla combinazione di un impianto automatico a pioggia a secco e di un impianto automatico di rivelazione di incendio, che proteggono la stessa area di intervento. In caso di allarme, l’impianto di rivelazione comanda l’apertura della valvola di preallarme e l’entrata dell’acqua nelle tubazioni di distribuzione prima dell’eventuale apertura degli erogatori automatici. Da utilizzare se si teme un’erogazione intempestiva a seguito di danneggiamento di erogatori o tubazioni.

Impianti di rivelazione

L’impianto di rivelazione deve essere più rapido di quello di estinzione, in modo che possa intercorrere un adeguato intervallo di tempo fra l’attivazione dell’allarme e l’eventuale apertura degli erogatori automatici.

Idranti

Gli idranti appartengono alla categoria dei dispositivi antincendio manuali. La protezione esercitata dagli idranti contro l’incendio può essere esterna o interna. Per protezione esterna s’intende la protezione che si ottiene mediante idranti a colonna soprasuolo e/o sottosuolo con la relativa attrezzatura di corredo, installati in modo da consentire la lotta contro l’incendio quando dimensioni e caratteristiche dell’incendio stesso non consentono di operare da vicino, ma richiedono un intervento a distanza e un’azione essenzialmente di raffreddamento; la protezione esterna è destinata ad essere utilizzata da personale specificamente addestrato (vigili del fuoco, squadre antincendio aziendali). Per protezione interna s’intende la protezione contro l’incendio ottenuta mediante idranti a muro o naspi, installati in modo da consentire il primo intervento sull’incendio da distanza ravvicinata e utilizzabili da persone non addestrate.

Impianti ad idranti

Un impianto ad idranti è composto da:

  • alimentazione idrica;
  • rete di distribuzione con tubazioni preferibilmente chiuse ad anello e permanentemente in pressione; – valvole di intercettazione;
  • idranti UNI 45, UNI 70 e/o naspi.

Gli idranti sono suddivisi in quattro tipologie principali:

  1. Idranti a colonna soprasuolo (conformi alla UNI 9485). Ciascun idrante è dotato di una tubazione flessibile di lunghezza normalizzata, completa di raccordi e lancia di erogazione, ubicata in prossimità dell’idrante, in apposita cassetta di contenimento, o conservata in una o più postazioni accessibili in sicurezza anche in caso d’incendio. Ogni punto dell’edificio deve essere raggiunto dal getto d’acqua che si può considerare di una lunghezza di 5 m. Deputati alla protezione esterna dell’edificio, hanno un diametro nominale DN70, una portata nominale di 300 l/min e una pressione al bocchello di 4 bar.
  2. Idranti sottosuolo (conformi alla normativa UNI 9486). La posizione degli idranti sottosuolo deve essere adeguatamente indicata e devono porsi in atto misure per evitare che ne sia ostacolato l’utilizzo. In prossimità di ciascun idrante deve essere prevista l’installazione di una cassetta di contenimento dotata di una tubazione flessibile di lunghezza normalizzata, completa di raccordi e lancia di erogazione, e con i dispositivi di attacco indispensabili all’uso dell’idrante stesso. Ogni punto dell’edificio deve essere raggiunto dal getto d’acqua e la distanza massima tra due idranti è di 60 m. Deputati alla protezione esterna dell’edificio, hanno un diametro nominale DN70, una portata nominale di 300 l/min e una pressione al bocchello di 4 bar.
  3. Idranti a muro (conformi alla UNI EN 671-2). Ogni punto dell’area protetta deve trovarsi ad una distanza massima di 20 m; le manichette antincendio sono costituite da tubazioni flessibili conformi alle norme UNI 9487, e sono fabbricate essenzialmente con fibre tessili sintetiche (poliestere ad alta tenacità), rivestite internamente di gomma per ridurre le perdite di carico. Le manichette antincendio sono poste all’interno di apposite cassette avvolte in doppio (partendo dal centro della manichetta), e scollegate dalla lancia e dall’idrante. Deputati alla protezione interna dell’edificio, hanno un diametro nominale DN45, una portata nominale di 120 l/min e una pressione al bocchello di 2 bar. La posizione dell’idrante deve essere indicata da apposita segnaletica.
  4. Naspi (conformi alla UNI-EN 671/1). Costituiti da una tubazione semirigida in gomma, di diametro DN 20 o DN 25, conforme alle norme UNI 9488, lunga 20 metri, avvolta su bobina girevole, stabilmente collegata alla rete di alimentazione e terminante con una piccola lancia a getto variabile. Deputati alla protezione interna dell’edificio, hanno un diametro nominale DN 45, una portata nominale di 35-60 l/min e una pressione al bocchello di 2 bar.

Cos’è un impianto sprinkler?

Lo sprinkler (letteralmente “spruzzatore” in inglese) è un sistema automatico di estinzione a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio e di controllarlo in modo che l’estinzione possa essere completata con altri mezzi, oppure di estinguerlo nello stadio iniziale (impianti ESFR = Early Suppression Fast Response).

Un sistema sprinkler comprende un’alimentazione idrica e una rete di tubazioni, solitamente posizionate a livello del soffitto o della copertura, alla quale sono collegati, con opportuna spaziatura, degli ugelli erogatori chiusi da un elemento termosensibile. In caso d’incendio, il calore sviluppato provoca l’apertura degli erogatori che si trovano direttamente sopra l’area interessata e conseguentemente la fuoriuscita di acqua in goccioline che permette il rapido controllo dell’incendio con il minimo dei danni.

In molte situazioni è sufficiente l’attivazione di meno di quattro sprinkler per spegnere l’incendio. In scenari con incendi che si sviluppano rapidamente (ad esempio in caso di versamento di liquidi infiammabili), possono essere necessari fino a dodici sprinkler per il controllo dell’incendio.

Gli antesignani dei moderni sistemi sprinkler erano costituiti da tubazioni provviste di fori a intervalli regolari: l’apertura manuale di una valvola consentiva il flusso dell’acqua che veniva riversata sull’incendio attraverso i fori. Questo sistema aveva il considerevole svantaggio di non essere azionato automaticamente. Inoltre le tubazioni erano soggette alla corrosione e i fori si occludevano facilmente. Per rendere il sistema automatico, furono proposte ed applicate soluzioni con corde e contrappesi: le fiamme bruciavano la corda che liberava un contrappeso che, a sua volta, apriva la valvola di adduzione dell’acqua. Non era tuttavia un sistema particolarmente affidabile e sicuro in quanto si inceppava frequentemente ed era difficile prevedere il tempo necessario per bruciare la corda.

Normativa tecnica

La principale norma tecnica italiana riguardante i sistemi sprinkler è la:

  • UNI EN 12845: Installazioni fisse antincendio – Sistemi automatici a sprinkler – Progettazione, installazione e manutenzione (edizione attuale 2015), che dal 30 giugno 2007 ha sostituito le norme UNI 9490 e 9489, non più in vigore.

I componenti degli impianti sprinkler sono trattati dalla norma UNI EN 12259, suddivisa in diverse parti:

  • UNI EN 12259 – 1: Erogatori sprinkler
  • UNI EN 12259 – 2: Valvole di allarme idraulico
  • UNI EN 12259 – 3: Valvole d’allarme a secco
  • UNI EN 12259 – 4: Campane idrauliche di allarme
  • UNI EN 12259 – 5: Indicatori di flusso
  • PR EN 12259 – 12: Pompe (progetto di norma ancora allo studio)

In campo internazionale, la norma tecnica più completa e aggiornata è la statunitense:

  • NFPA 13: Standard for the Installation of Sprinkler Systems, 2007 edition

Grazie ad una diagnosi energetica è possibile individua gli sprechi e le potenzialità di risparmio del “sistema edificio-impianto” ed implementare un processo di riqualificazione.

Il processo di raccolta dati, sopralluoghi, analisi consumi, studi di fattibilità, simulazioni di interventi di riqualificazione realizzabili consente di arrivare ad un intervento ottimale in conformità con le esigenze espresse dall’utenza e con le normative e leggi vigenti.

ZORZI GEOM. MARIO progetta e realizza soluzioni “chiavi in mano” secondo lo stato dell’arte dell’efficientamento energetico con focus su impianti di riscaldamento centralizzato o autonomo, con l’obiettivo di ridurre i consumi di combustibile ed elettricità e far risparmiare sulla conduzione, migliorare il comfort delle abitazioni e incrementare il valore dell’immobile.

Gli interventi proposti sono volti a ridurre il consumo di energia e sono in primo luogo la termoregolazione del singolo ambiente ad esempio con valvole termostatiche, la sostituzione della caldaia di condominio con nuova caldaia a condensazione o sistemi ibridi con pompa di calore, dimensionata in base al nuovo e ridotto fabbisogno energetico.

Unitamente a questi interventi si propone, in presenza di riscaldamento centralizzato, la contabilizzazione individuale del calore con ripartitori di calore per la suddivisione delle spese di riscaldamento, in grado di misurare i nuovi e ridotti consumi di calore effettivi in seguito agli interventi di riqualificazione, la pulizia dei radiatori e il defangamento del circuito di distribuzione, la sostituzione di pompe di circolazione obsolete con nuove più efficienti a giri variabili e l’integrazione con fonti energetiche rinnovabili come fotovoltaico, solare termico per la produzione di acqua calda, le pompe di calore e la cogenerazione.

La sostituzione di impianti alimentati con combustibile gasolio con impianti alimentati a gas metano è oggi molto conveniente per il consumatore e comporta per lo stesso molti benefici.

Impianti di filtrazione aria e ventilazione

Unitamente agli impianti centralizzati di riscaldamento e condizionamento manuteniamo anche macchine capaci di filtrare l’aria esterna e /o di rinnovo e distribuirla nell’edificio interessato.
Realizziamo impianti aeraulici e soluzioni efficienti come i recuperatori di calore, che permettono un rinnovo dell’aria ambiente riducendo i consumi per il riscaldamento.

L’interesse sul risparmio energetico è in ascesa, sia grazie alle nuove e più efficienti tecnologie sia perché il costo delle bollette è in continuo aumento.
Visto che viviamo in uno dei paesi più soleggiato di tutta Europa è interessante considerare impianti solari e/o fotovoltaici per sfruttare l’energia solare sia d’estate che in inverno.

Per impianto fotovoltaico si intende un’installazione in grado di ottenere energia elettrica sfruttando la luce solare.
Tale impianto è composto da varie componenti, di particolare importanza troviamo:

  • Pannelli fotovoltaici, definiti anche moduli; essi sono fissati ad una struttura di supporto e rappresentano la parte più importante e visibile dell’impianto, in quanto la loro funzione è quella di catturare l’energia del Sole e trasformarla in energia elettrica.
  • L’Inverter, un dispositivo elettronico che si occupa della conversione della corrente continua prodotta dai pannelli in alternata, ai quali è connesso tramite quadri elettrici e cavi di collegamento.

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di tale tecnologia sono molteplici, tra i quali possiamo elencare i seguenti:

  • Elevata affidabilità dell’impianto e quindi lunga durata nel tempo
  • Azzeramento dell’inquinamento legato al fabbisogno energetico
  • Il non utilizzo di combustibili fossili
  • Possibilità di modificare la potenza dell’impianto in qualsiasi momento, semplicemente variando il numero di moduli

Il Solare Termico è una tecnologia che permette la conversione diretta dell’energia solare in energia termica (calore). Successivamente il calore ricavato viene usato principalmente per la produzione di acqua calda o per il riscaldamento della casa permettendo di ridurre i consumi di conbustibili di origine fossile durante tutto l’anno.

Milano Tecnoimpianti realizza impianti fotovoltaici o a pannelli solari studiando con il cliente la spesa e il relativo tempo di ammortamento.